mercoledì 27 marzo 2013

Il lato positivo



Per filo e per segno  :   


IL LATO POSITIVO 
    
                                                         Recensione

Da vedere questa classica commedia americana dolce-amara, che ha avuto nomination a pioggia per l’Oscar e successo di pubblico e critica,  per la magistrale regia di David O’Russell (ricordiamo  The fighter?) che guida con mano sicura i protagonisti facendoli muovere agilmente sul filo di rasoio che separa la nevrosi  dalla normalità . 


Molto da dire sugli interpreti, tutti veramente in gran forma a cominciare dal sensibile e sempre piacevole Bradley Cooper che, dopo la buona prova  in  the Words, interpreta Pat Solitano j., un po’ folle e un po’ romantico con grande intelligenza.


Accanto a lui compaiono due ottimi artisti: la giovane e fulgida Jennifer Lawrence, meritatissimo premio Oscar per la migliore interpretazione femminile, che rende  Tiffany  passionale, imbrogliona, grintosa e dolcissima con grande sincerità e poi, udite udite!!!!, il grande Robert De Niro, stupendo interprete di Pat Solitano s. con tutte le oneste rughe  che gli tagliano il viso, il naso possente e il fisico ancora asciutto. 


Un De Niro uscito finalmente  dai personaggi inconcludenti e imbolsiti di altri recenti film, che  nella figura del padre, affettuoso e ossessionato dalla passione per la squadra degli Eagles e dalla  scaramanzia ostinata, esprime al meglio una presenza ricca di sentimento e follia.
Bisogna godersi la scena in cui Pat, il figlio “strano” in piena notte intrattiene i genitori  a loro volta “strani” sul romanzo di Hemingway che sta leggendo di cui non condivide la fine.


Due cenni sulla trama…..ma brevissimi : Pat, dopo essere stato  chiuso (per quattro anni, ma lui crede siano solo otto mesi) in un ospedale psichiatrico, a causa di un attacco violento di ira (ha sorpreso la moglie amatissima  Nikki tra le braccia di un altro uomo) torna a casa “liberato” dalla madre Dolores  ( buona l’ interpretazione  di Jaki Weaver ).


Il ritorno è accolto festosamente  da tutto il nucleo familiare, tante persone che urlano, ridono, piangono e litigano in continuazione sembrando sempre in piena alterazione di coscienza. Esagerando si potrebbe parlare di soggetti con  comportamenti compulsivi di cui il regista si serve, anche per la sua esperienza personale, per parlare di cose quotidiane senza mai scadere nel volgare.


La storia si evolve come una metafora della vita che si muove sempre tra dramma e commedia. Tutto si svolge a Philadelphia, bellissima con i suoi viali verdi e dorati, lungo i quali Pat e Tiffany, per caso o per volontà passando dai precipizi della depressione ai picchi dell’euforia, si incontrano e pian piano comunicano, circondati da amici e parenti, nevrotici e sempre partecipi della loro vita.
Pat, continuando a sperare nella riappacificazione con Nikki, chiede a  Tiffany di portare alla donna una sua lettera e accetta in cambio di partecipare a una gara di ballo..
E da qui un insieme di  situazioni divertenti, utili per fare alcune sottolineature.
Si può facilmente notare che  i giovani attori americani sono veramente preparati per ogni ruolo: nelle scene di ballo la giovane Lawrence dimostra un notevole talento mentre lo stesso Cooper, anche se molto più impacciato, sa destreggiarsi con garbo grazie,  anche, alla sua ironia.
(Piccola parentesi: nella gara di ballo De Niro dice…”mi sembra di stare a Ballando con le stelle” e tra i ballerini…forse appare Natalya Titova???? chissà se qualcuno lo sa).


E poi è interessante  il messaggio sotteso a tutto il film…e cioè se sei positivo, anche la tua  vita lo sarà perché tutti cercheranno di scoprire appunto il lato positivo di ogni situazione senza cercare alibi e qui si potrebbe parlare del titolo originale Silver linings playbook (fodere d’argento più o meno ) che proprio allude  a questo.
Ottima la colonna sonora di Danny Elfman .



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