martedì 24 marzo 2015

Cenerentola

CENERENTOLA






Recensione

Piacevole andare al cinema per una fiaba vista e rivista, letta e riletta e uscire con la sensazione di aver vissuto quasi due ore di serenità, gli occhi pieni di belle immagini e di sogni. Certo sono i sogni dell’infanzia però …però...alcune signore vicine hanno ammesso di essersi commosse…dunque…



Ma veniamo a questa nuova, abile, intelligente produzione della Walt Disney che e avrà non solo molto successo di pubblico (quanti bambini alla proiezione! una bimbetta bionda aveva addirittura sui capelli la coroncina di Cenerentola), ma anche di critica.

Trattandosi di una fiaba sembra giusto iniziare con la scenografia…un Dante Ferretti in grande spolvero ha ricreato ambienti po’in stile viennese fine impero austro-ungarico, una carrozza rococò che scintilla e incanta, balconi fioriti di rose, da cui Cenerentola e il principe (William e Kate???) si affacciano scambiandosi il rituale bacio, e infine l’enorme, sontuoso salone dove si svolge il gran ballo….









Per questa scena in particolare si è citato il Gattopardo di Visconti, con Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Forse si , ma un valzer è sempre un valzer e Cenerentola con un abito che sembra essere fatto di nuvola e chiffon di seta morbido, fluttuante…è davvero una favola. Brava la costumista Sandy Powell già ben conosciuta ..Shakespeare in love e The young Victoria ci dicono qualcosa. Ovviamente non si parlerà della trama, anche perché la fiaba è rispettata completamente, senza troppi fronzoli psicoanalitici come, ad esempio, è accaduto per Maleficent con Angiolina Jolie o Biancaneve e il Cacciatore con Charlize Theron.

No, qui il regista, il talentuoso, ottimo Kenneth Branaugh non si è preso troppe libertà e, sostenuta da una splendida irritante elegante Cate Blanchett, ha dato vita ai personaggi classici donando loro spessore e intensità. Così vediamo lady Tremayne, la matrigna, tradire dagli occhi (e che occhi!!!) una quasi umana gelosia per il ricordo sempre vivo della prima moglie e per l’affetto che unisce suo marito alla figlia.




Con i capelli rosso fuoco pettinati come la governante di La prima moglie di Daphne du Maurier, con abiti fruscianti e marezzati verdi o azzurri o rossi e un doppiaggio di alto livello: ecco una perfida matrigna eccezionale.



Le due sorellastre più che realmente cattive sembrano due viziate, disordinatissime ragazze male invecchiate mentre la fata madrina è una incantevole, autoironica Helena Bonham



…e poi, ci sono i due giovani protagonisti.










La scena in cui Cenerentola e il principe si incontrano in una radura e si parlano, mentre si incrociano lentamente in groppa ai loro cavalli, senza toccarsi mai, esprime la bellezza dell’amore giovane all’alba, è romantica e suadente e sia Lily James, freschissima e radiosa Cenerentola, che Richard Madden, il principe Kit, convincono.





Diciamo per di più che in Richard Madden abbiamo un principe, finalmente!!!, bello e non scialbo o idiota in calzamaglia, che si innamora e lotta per il suo amore.

E poi i buoni sentimenti prevalgono ovunque: il consiglio della mamma “Sii gentile e abbi coraggio”, l’attenzione per la natura, l’affetto del re per questo figlio che sceglie, secondo il suo cuore, una sposa reietta e bellissima.


Il fascino immortale della fiaba di Perrault…ancora ci cattura ed è piacevole, per una volta, lasciarsi catturare …..



paola

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