giovedì 12 marzo 2015

la trilogia di Ken Follett







Le ho finite ieri sera, le ultime 1212 pagine della trilogia che racconta la storia del mondo nel secolo scorso. Un secolo che viene chiamato "Il secolo breve" dal saggio dello scrittore Eric Hobsbawm, perchè secondo lui tra il 28 giugno 1914( prima guerra mondiale) e il 28 giugno 1991( crollo dell' Unione Sovietica) sono accaduti eventi che hanno cambiato il mondo proiettandolo nel terzo millennio e in una nuova fase storica. In questi settantasette anni c'è stata un'incredibile densità di avvenimenti che hanno sconvolto la storia umana. I cambiamenti sono stati così rapidi da far sembrare il tempo più breve del reale. E di questi avvenimenti racconta Ken Follett nella sua trilogia.






I destini di cinque famiglie si intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dalla Rivoluzione russa.
Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell'incoronazione di Giorgio V nell'abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le famiglie più ricche d'Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell'affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all'ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Pevkov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione.
Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per chi resta a casa.








Cinque famiglie legate l'una all'altra il cui destino si compie durante la metà del ventesimo secolo, in un mondo funestato dalle dittature e dalla guerra. Berlino nel 1933 è in subbuglio. L'undicenne Carla von Ulrich, figlia di Lady Maud Fitzherbert, cerca con tutte le forze di comprendere le tensioni che stanno lacerando la sua famiglia, nei giorni in cui Hitler inizia l'inesorabile ascesa al potere. In questi tempi tumultuosi fanno la loro comparsa sulla scena Ethel Leckwith, la formidabile amica di Lady Maud ed ex membro del parlamento inglese, e suo figlio Lloyd, che presto sperimenterà sulla propria pelle la brutalità nazista. Lloyd entra in contatto con un gruppo di tedeschi decisi a opporsi a Hitler, ma avranno davvero il coraggio di tradire il loro paese? A Berlino Carla s'innamora perdutamente di Werner Franck, erede di una ricca famiglia, anche lui con un suo segreto. Ma il destino lì metterà a dura prova, così come le vite e le speranze di tanti altri verranno annientate dalla più grande e crudele guerra nella storia dell'umanità, che si scatenerà con violenza da Londra a Berlino, dalla Spagna a Mosca, da Pearl Harbor a Hiroshima, dalle residenze private alla polvere e al sangue delle battaglie che hanno segnato l'intero secolo. "L'inverno del mondo", secondo romanzo della trilogia "The Century", prende le mosse da dove si era chiuso il primo libro, ritrovando i personaggi de "La caduta dei giganti", ma soprattutto i loro figli.





"I giorni dell'eternità" è la conclusione della trilogia "The Century", dedicata al Novecento, nella quale Ken Follett segue il destino di cinque famiglie legate tra loro: una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese. Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto "Secolo breve": le lotte per i diritti civili in America, la crisi dei missili di Cuba, la Guerra fredda, ma anche i Beatles e la nascita del rock'n'roll. Quando Rebecca Hoffmann, insegnante della Germania Est, scopre di essere stata spiata per anni dalla Stasi prende una decisione che avrà pesanti conseguenze sulla sua famiglia. In America, George Jakes, figlio di una coppia mista, rinuncia a una promettente carriera legale per entrare al dipartimento di Giustizia di Robert Kennedy e partecipa alla dura battaglia contro la segregazione razziale. Cameron Dewar, nipote di un senatore del Congresso, non si lascia scappare l'occasione di fare spionaggio per una causa in cui crede fermamente, ma solo per scoprire che il mondo è molto più pericoloso di quanto pensi. Dimka Dvorkin, giovane assistente di Nikita Chruscëv, diventa un personaggio di spicco proprio mentre Stati Uniti e Unione Sovietica si ritrovano sull'orlo di una crisi che sembra senza via d'uscita.

Questi i risvolti di copertina dei tre libri con il brevissimo racconto dei loro contenuti. Sono tre libri corposi, con moltissimi personaggi ed è impossibile riassumerne la trama in poche righe.
Ken Follett mi ha deluso una sola volta, con Lo scandalo Modigliani. Per il resto i suoi libri mi hanno sempre appassionato, soprattutto quelli così voluminosi, che raccontano la vita di  tanti personaggi, che si intrecciano e che hanno per sfondo la storia reale. Per me è un modo per imparare, per ritrovare quello che avevo studiato a scuola e che avevo dimenticato. Soprattutto questi ultimi libri mi hanno dato la dimensione del secolo in cui sono vissuta, mi hanno raccontato quello che succedeva al di fuori del mio piccolo mondo privilegiato e di cui non mi accorgevo, intenta a vivere la mia vita e la mia storia. Mi sono un po' vergognata di essere stata così inconsapevole dei drammi che si svolgevano a due passi da me, mentre ero occupata a crescere.....E ancora una volta ho provato un grande sgomento nel constatare quanto male fa la bramosia di potere e di sopraffazione. Ho anche capito quanto sia difficile fare una politica giusta ed onesta perchè i fattori e gli interessi che si intrecciano sono così molteplici e vari, che spesso anche le migliori intenzioni vengono vanificate. Purtroppo l'interesse economico è la leva che fa muovere tutti i giochi e l'idealismo è sempre destinato a soccombere.
A parte questo, le vicende dei protagonisti sono appassionanti e la lettura è piacevolissima. Essendo i personaggi così tanti, l'autore li prende e li lascia avvicendando il racconto di quanto avviene all'uno o all'altro. E' inevitabile, ma questo fatto è piuttosto frustrante perchè sul più bello di un racconto, vieni lasciata in sospeso per seguirne un altro e così via, in un seguito di rimandi che non ti lascia mai soddisfatta. Del resto questo è l'unico modo per scrivere più storie contemporaneamente. Altrimenti bisogna scrivere più di un libro.
Un suggerimento che vorrei dare agli editori è quello di stampare  storie come questa in tanti piccoli volumi, magari raccolti tutti insieme, ma separati: questo per rispetto dei polsi di noi poveri lettori.....

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