sabato 28 maggio 2016

Ancora rose






Abbiamo parlato spesso di rose in questo blog, ma l'argomento sembra davvero inesauribile, perciò prima di congedare il mese di maggio che tradizionalmente è dedicato a questo fiore, voglio riportare ciò che ho trovato nel libro "Il Linguaggio dei fiori" di Sheila Pickles che Dindi mi ha regalato tempo fa. E quale esordio migliore di questi versi scritti da Saffo di Lesbo circa nel 600 a.C. ?!?

 Se Giove dar volesse una regina
Alle frondose pergole per tutti i loro fiori,
La rosa sarebbe la sua scelta
E arrossirebbe d'ogni boschetto la regina.
Dolcissima figlia del mattino stillante,
Gemma che adorna il seno della terra,
Luce dei fiori, dei prati splendore,
Bocciolo di bellezza, nutrito dalle aurore:
Allo spirito d'amor dolcezza infonde,
D'incanto cinge di Venere la fronte,
E di Zefiro alle carezze scompigliate
Sparge tutte le chiome verdeggianti
Finchè ardente per il gioco libertino
Non arrossisce con più mirabil raggio.






 La  lunga storia della rosa è accompagnata da molte le leggende.


Ecco perchè alcune rose divennero rosse.
Secondo i Romani, Venere arrossì quando Giove la sorprese a bagnarsi e per riflesso la rosa bianca diventò rossa.





La leggenda greca narra come Afrodite e Persefone fossero entrambe innamorate di Adone e usassero condividerne i favori. Tuttavia, quando Afrodite volle impedire al giovane di tornare dalla rivale negli Inferi, Persefone chiese aiuto ad Ares, il dio della guerra. Un giorno, mentre Adone cacciava nei boschi,fu assalito e ucciso da un cinghiale. Afrodite accorse presso di lui, graffiandosi.  nella fretta su un cespuglio di rose bianche. Dove era stato sparso il sangue di Adone sbocciarono rose rosse e le rose bianche del cespuglio divennero rosse per solidarietà.



I primi cristiani fecero delle rose rosse il simbolo del sangue dei martiri e le rose bianche sono da sempre associate all'innocenza e alla purezza. Si dice che la Madonna ponesse il suo velo ad asciugare su un cespuglio di rose rosse che da allora generò casti fiori bianchi.



Le rose rosse e bianche insieme nel linguaggio dei fiori significano Armonia. Durante la Guerra delle due Rose, la rosa bianca era l'emblema della casa di York e la rosa rossa quella della casa dei Lancaster. Dopo oltre trent'anni di guerra civile i due casati si fusero grazie a un matrimonio e le due rose furono unite per formare la simbolica Rosa dei Tudor. Da allora si coltiva una rosa damascena bianca e rossa chiamata rosa di York e Lancaster.
La Regina Elisabetta, detta la Regina Vergine, prese come emblema la Rosa Tudor e scelse come motto "Rosa sine spina". Ella infatti fu nota come la Rosa senza spine e molti poeti dell'epoca scrissero di lei. 




Ecco come  Shakespeare compendia le virtù della rosa nel suo sonetto LIV:

Oh, di quanto più bella la bellezza sembra
Del soave ornamento che la virtù le dona;
Bella la rosa appare, ma più bella si tiene
Per quel dolce profumo che a lei dentro vive;
Rose canine han fiamma tanto intensa
Quanto la profumata tinta delle rose,
Stanno su eguali spine,sì gaiamente giocano
Quando alito d'estate schiude quei bocci ascosi:
Ma poi che il loro pregio sta solo in apparire
Non corteggiate vivono, e trascurate avvizzano,
Muoiono per sè sole. Non così soavi rose,
Di lor morte soave,profumi soavissimi son tratti:
In tal modo di te, bello adorabil giovane,
Come quella svanisca,distilla il mio verso la virtù.






 PS - Le rose che compaiono in questo post vengono tutte dal mio giardino . E' davvero un peccato non poter associarle al loro profumo...

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