giovedì 11 agosto 2016

Giaietto ( jais) e Ambra

Il giaietto o gagate è un mineraloide di origine vegetale, è una
pietra lucida e nera che mediante un sistema di spazzolatura e pulitura acquisisce una brillantezza che non diminuisce col tempo.





L'italiano giaietto, deriva dal latino "Lapis Gagates" o, più semplicemente, "Gagates", ovvero pietra del gagi. Questo era il nome di un fiume (in latino "Gages") della Licia in Asia Minore. Viene chiamato anche ambra nera, tuttavia, il giaietto non è una resina fossile ma un minerale simile al carbone, solo più duro, anche se può in qualche modo ricordare l'ambra. Come l'ambra può presentare intrusioni e se strofinato genera una carica elettrica.
















Potenzia la consapevolezza psichica e calma le menti agitate. Assorbe in modo sorprendente le energie negative e perciò è considerato un ottimo amuleto protettivo. Questa pietra scaccia gli spiriti maligni dalla casa di chi la porta e preserva dalle malattie e dal malocchio la persona alla quale viene regalata. Sul finire del secolo scorso, come durante il medioeveo, fu di moda conservare le fedi nuziali in un cofanetto di jais come buon augurio. Lucente come la seta, il suo primo impiego fu nei rosari dei monaci e come base per cammei, successivamente come amuleto contro il malocchio.











Funerei cristalli, luminosissimi, vengono utilizzati per tutto il secolo Ottocento, in varie applicazioni e decorazioni, a perline o a cannette, per bottoni fantasia, per guarnire borsette, illuminare orli e frange, scintillare su chiffon, crepe o raso degli abiti da sera.


 In jais, o meglio in giaietto nero, erano prodotti i bijoux de deuil, i gioielli da lutto che la regina Vittoria aveva imposto alle dame di corte, alla morte del marito Albert nel 1861, ora diventati oggetti d’antiquariato.





L'ambra è emessa dalle conifere sotto forma di resina, che successivamente con il tempo si fossilizza ed in alcuni casi si solidifica conservando resti vegetali, fungini o animali tra cui artropodi ma anche, molto più raramente, vertebrati. Essa è traslucida, di un colore che può variare dal giallo al rossiccio al bruno fino ad arrivare al verde. Può contenere insetti che rimasero imprigionati al momento della sua formazione. 






L'ambra viene impiegata nella produzione di impugnature di bastoni, collane, orecchini, braccialetti, anelli, bocchini per sigarette e cannelli di pipe.
L'etimologia del termine è incerta, non avendo spiegazione nell'arabo, da cui sembrerebbe derivare a causa del prefisso. Questa resina veniva raccolta anche nell'antico Egitto ove con essa si producevano oggetti preziosi. Monili in ambra sono stati trovati anche in Grecia, dove veniva chiamata elektron. Secondo il mito, quando Fetonte figlio di Helios (il Sole) è stato ucciso , le sue sorelle in lutto divennero pioppi e le loro lacrime divennero l'origine di elektron, ambra.












L'ambra ha un forte potere disintossicante non solo fisico, ma anche psichico. Per le depressioni molto forti è necessario il suo utilizzo in quanto assorbe l'energia negativa e la annulla. Se frequentiamo ambienti negativi, dobbiamo averla con noi. Le sue calde vibrazioni ci influenzano nei momenti di sconforto e di malinconia, ci porta fortuna e successo. Attiva l'altruismo e infonde armonia. Per ovviare a decisioni affrettate bisogna pensare con un cristallo d'ambra in mano, ci indicherà la strada da percorrere. Ha il potere di esaltare il fascino, la bellezza, e l'amore. Serve per riattivare il proprio campo energetico e per creare una barriera protettiva. Come assorbe i dolori, così assorbe le negatività.



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