sabato 31 dicembre 2016

La cintura

Il suo nome deriva dal termine latino cingulum, che indicava la cintura civile, quella militare era detta balteus. Se molto alta prende il nome di cinturone.




È opinione comune che i dettagli fanno la differenza, e quando si parla di moda si pensa agli accessori. Quelli con cui sbizzarrirci sono tantissimi e in continua evoluzione, ma ce n’è uno, insieme a borse e scarpe, che può essere definito l'esempio più completo: la cintura. È strano pensare che un semplice oggetto, tecnicamente definito “una striscia di materiale flessibile o lavorato per renderlo tale”, possa modificare completamente un abito tanto da farlo sembrare addirittura un altro capo. Con origini tanto antiche da risalire alla preistoria, la cintura è, oggi, un oggetto irrinunciabile sia per uomini che per donne. 
Una vita segnata da una doppia faccia: grande utilità e semplice ornamento. Nasce con la necessità di distinguere i gradi militari, religiosi o civili e per agganciare le fodere delle spade o appenderci le armi, in modo da lasciare libere le mani. Proprio per questo motivo si dice che nell'uomo la lingua oltre la fibbia deve terminare sul fianco destro: questo perché la spada veniva portata sul fianco opposto ed estratta con la mano destra.
































Qualche consiglio utile:

La cintura è molto più di un semplice accessorio, deve sostenere i pantaloni, sottolineare le tue forme e valorizzare i tuoi vestiti. Segui i consigli dello stilista per scegliere la cintura che fa per te.

- Scegli sempre una cintura della tua taglia. Misura il tuo girovita per sapere quanto deve essere lunga la cintura.

- La cinta deve essere adatta alla tua morfologia e alla tua corporatura. Se hai dei chili di troppo o se, al contrario, hai un vitino da vespa, non la indosserai nello stesso modo.

- Attenzione a quanti soldi spendi: prima di comprare una cintura, controlla di che materiale è fatta. Se hai voglia di comprare un modello molto originale, chiediti se potrai abbinarla con tutto o se potrebbe stancarti presto. Ma se proprio te ne sei innamorata, e se si tratta di una cinta poco costosa, non esitare ad acquistarla.

Scegli la cintura in base alla tua morfologia


>Se sei androgina. Usala per dare un tocco di femminilità al tuo stile, valorizzando il tuo girovita. Scegli una cinta piuttosto larga e vistosa. Cerca di metterla il più spesso possibile, abbinandola con tutti i vestiti. Privilegia gonne e pantaloni a vita alta, che sottolineano le tue forme fasciandole all’altezza della vita. Puoi anche mettere la cinta sulla giacca e sul cappotto, per dare un tocco di classe al tuo stile.

> Se sei piccolina. Devi slanciare la tua silhouette usando gli accessori. Attenzione, quindi, a non indossare una cinta troppo larga che rischierebbe di farti sembrare più bassa. Punta piuttosto su una semplice cintura sottile di cuoio, da abbinare a un bel paio di scarpe con i tacchi. Se indossi una tunica o un abito, metti la cinta appena sotto il seno: così il busto e le gambe sembreranno più lunghe.

> Se hai il seno generoso, le cosce e la vita rotonde. Le tue forme mediterranee fanno sognare gli uomini, ma a volte possono far nascere dei complessi. Per evitare l'effetto palloncino, quindi, opta per una cinta colorata, femminile ma non troppo larga. Per valorizzare il tuo seno e allungare il busto, metti la cinta proprio sotto il seno. Così nasconderai anche i tuoi fianchi un po’ troppo larghi. Indossala con un jeans a vita alta per far sembrare le tue gambe più lunghe. Valorizza i tuoi fianchi rotondi lasciandola scivolare fin sopra le natiche.

Una cintura per ogni stile

> Stile rétro. I decenni passati sono senza dubbio la tua fonte d'ispirazione per l’abbigliamento. Eviti le boutique di tendenza e preferisci i negozi vintage. Sugli abiti anni ‘50 o sulle tuniche anni ‘70, puoi abbinare la tua cinta come vuoi, a condizione di rispettare lo stile che hai scelto. Potresti addirittura provare a mischiare gli stili… La cintura ideale? Un cinturone di cuoio, un vecchio cinturone militare, o anche una vecchia cintura di coccodrillo, molto vintage.

> Stile glamour Segui le ultime tendenze e ogni occasione è buona per essere elegante e femminile? Sei una donna glamour. La tua cintura, quindi, deve essere scelta con grande cura per essere sempre perfettamente abbinata ai tuoi vestiti e agli altri accessori. Ma attenzione a non far diventare monotono il tuo look. Puoi anche portare la cintura sul cappotto, se si tratta di un trench o di una giacca sahariana. In tal caso, la cintura deve essere di vernice, nera, crema o rossa e deve essere imperativamente larga e con la fibbia rettangolare. Per uno stile più classico, invece, scegli una cintura sottile con una piccola fibbia in metallo.

> Stile hippychic. Il tuo stile è molto casual: indossi un po’ ciò che capita. Tuttavia, il tuo guardaroba è pieno di capi che s’ispirano agli anni ‘60 e ‘70. Bluse, jeans larghi, camice a quadri, gonne lunghe e colorate… La cinta che fa per te è molto semplice: di cuoio intrecciato o con una fibbia rotonda di metallo, che darà anche un tocco di romanticismo al tuo stile. Per renderlo ancora più libero e leggero, prova a legarti una sciarpa in vita su un abito o a farla passare nei passanti del tuo jeans!

> Stile etnico. Sei una vera viaggiatrice e ti piace rientrare da ogni viaggio con un indumento tipico del paese che hai visitato. Bluse etniche, stampe africane o tuniche indiane… il tuo stile è meticcio e molto colorato, quindi anche la cintura dovrà essere etno-chic. Scegline una di cuoio naturale, molto grezzo, preferibilmente marrone. Se sei civettuola e raffinata, opta per una cinta decorata con lustrini, specchi o perle, sempre restando nello stile etnico. 

venerdì 30 dicembre 2016

Per sorridere un po'

In attesa che l'anno vecchio levi le tende e l'anno nuovo prenda il suo posto, prendiamoci una breve pausa per sorridere un po' in compagnia di Mafalda, Snoopy & C.










































buon sorriso a tutti....

giovedì 29 dicembre 2016

Libri sulle cartoline

Ultimamente, dopo aver ricevuto l'imbeccata da Nicoletta, ho fatto una ricerca e ho trovato e comperato un libro piuttosto raro, che parla delle cartoline natalizie che si usavano un tempo per augurare buone feste ad amici e parenti.





Il libro si intitola Un secolo di auguri in cartolina - Quale sarà la mia stella? ( editrice Sitrade Italia) e mi sembra di capire sia stato fatto pubblicare da una società come regalo natalizio ai suoi clienti.
Nella mia biblioteca va ad affiancarsi ad un altro libro del genere: Buon Natale-Buon Anno - Atmosfera natalizia nelle vecchie cartoline ( Editrice Cesare Ferrari).




Quello che hanno in comune questi due libri è una bella raccolta di immagini di cartoline ormai introvabili e, mentre il secondo racconta anche un po' la storia della cartolina augurale, il primo ne spiega il significato dei contenuti, che hanno argomenti di solito ricorrenti. Spiegazione davvero interessante!

Questi due libri sono grossi e, soprattutto uno, molto pesanti: impossibile scannerizzarli. Quindi prenderò dal web cartoline simili per ripetervi quello che ci racconta.

Per l'anno nuovo ci sono le cartoline del Capodanno, con il numero 1 del primo gennaio ben visibile. Un tempo, poi, era riportato anche il numero dell'anno nuovo da festeggiare.











Altro tema per l'anno nuovo, è quello del rituale del brindisi: a mezzanotte coppie di innamorati bevono la coppa di champagne, oppure bottiglie di spumante vengono stappate col botto.











Spesso sulle cartoline c'è l'immagine di un bambino: simbolo di vita.(Le cartoline riportate sul libro hanno la scritta Buon Anno, ma a mio parere, sono cartoline natalizie perchè mostrano alberelli decorati e bimbi che giocano ai loro piedi con i regali ricevuti.)









A volte c'è una donna, simbolo di continuità.








Poi ci sono vischio, agrifoglio e fiori: tipici della stagione, oppure paesaggi innevati.













Ricorrono quadrifogli e ferri di cavallo, simboli portafortuna.













O il maiale, tradizione di ricchezza contadina e

 il denaro, motore della vita.









Per gli auguri natalizi i temi ricorrenti sono:
Babbo Natale, il premio e il perdono.( E qui non sono molto d'accordo perchè a mio parere Babbo Natale porta i doni in premio ai bimbi e stop. Non mi pare che il perdono c'azzecchi, come diceva qualcuno di potente...)








e qui il libro finisce dimenticando, a mio avviso, il tema dell'albero, quello dei doni, degli angeli e, soprattutto, quello del presepe e della Sacra Famiglia.
Probabilmente tutto l'argomento avrebbe potuto essere ampliato, ma evidentemente il libro sarebbe stato troppo per lo scopo che voleva raggiungere.