giovedì 13 aprile 2017

Fiori di mandorlo e mandorle

Il Mandorlo, il cui nome scientifico è Prunus dulcis è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae e il seme che produce viene comunemente chiamato Mandorla. Il Mandorlo, originario dell'Asia sud occidentale, è un piccolo albero che può raggiungere i 5 metri di altezza e presenta radici a fittone, un fusto liscio e di colore grigio, foglie lunghe fino a 12 cm e piccoli fiori che vanno dal bianco al rosa. 




Il Mandorlo selvatico venne introdotto in Italia dai Fenici diffondendosi poi in quasi tutto il continente europeo meridionale. A differenza del Mandorlo coltivato, quello selvatico presenta, nel frutto, una forte tossicità dato che contiene glucoside amigdalina che, in conseguenza di danni subiti al seme, si trasforma in acido cianidrico. In seguito all'addomesticamento, il Mandorlo iniziò a produrre semi commestibili. Infatti, secondo alcuni studi, i Mandorli furono uno dei primi alberi da frutto a essere coltivati grazie all'abilità dei frutticoltori a selezionare i frutti.



 La prima testimonianza del Mandorlo domestico è stata rinvenuta nella tomba di Tutankamon in Egitto risalente al 1325 a.C. circa. Con molta probabilità il Mandorlo fu importato in Egitto direttamente dall'oriente.



Il Mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale. Il suo significato esoterico è strettamente legato al suo frutto, la Mandorla.
La Mandorla rappresenta il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme.
Alcuni riti sacri comportano il fare indigestione di Mandorle, che si ritiene apportino sapienza. Infatti la Mandorla, essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza. La Mandorla per la sua forma ovoidale è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’Universo.
Come riproduzione dell’uovo cosmico, ha la caratteristica simbolica di rappresentare un spazio chiuso e protetto; delimita lo spazio sacro separandolo dallo spazio profano, essa forma così uno spazio chiuso; protettrice che separa il puro, l’originario, dall’impuro.




Nel Medioevo, le mandorle erano utilizzate per la realizzazione di afrodisiaci e filtri d’amore, poiché viste come alimento completo e stimolante. Da qui è nata la consuetudine di mangiare e offrire confetti alle mandorle in occasione delle nozze, come simbolo e augurio di prosperità alla coppia di novelli sposi.





I fiori di mandorlo sono i primi a sbocciare in primavera e a volte sorprendono tutti sbocciando nel tardo inverno.
Per questo incredibile motivo il significato del fiore di mandorlo è la speranza ma anche la fragilità.
Simboleggiano infatti il concetto della speranza e del ritorno alla vita ma per il fatto che sfioriscono in poco tempo, assumono quindi il simbolo di fragilità.
Nela mitologia greca il mandorlo era legato all’attesa del compimento di un desiderio e alla costanza.


Il suo significato di speranza è legato, come spesso accade, ad una leggenda mitologica. In grecia sono diverse le storie legate alla vita della principessa Filli, o Fillide, che fu trasformata in un mandorlo spoglio da Atena, compassionevole, dopo che si uccise per la paura di essere stata abbandonata dal proprio amato, non tornato in tempo per le loro nozze. L’albero rimase spoglio fino a che lo sposo, tornato dalla guerra, scoprì cosa era stato della sua amata.  Egli si recò dal mandorlo abbracciandolo e piangendo per non aver rispettato il loro patto. E dalla sue lacrime nacquero i petali dei fiori, che continuarono a crescere, senza foglie, ogni primavera.





Le mandorle, come molti altri tipi di frutta secca, sono ricche di vitamine e sali minerali utili al nostro organismo. Forniscono quindi energia buona, contengono proteine vegetali e fibre che aiutano il benessere dell’intestino. Inoltre, essendo ricche di magnesio aiutano anche il sistema nervoso in caso di stress o fatica, mentre la grande presenza di calcio fa molto bene alle ossa che risultano rafforzate da un consumo costante di questi frutti.

Anche la nostra pelle beneficerà dell’assunzione di mandorle, grazie infatti alla presenza di vitamina E e altre sostanze antiossidanti, risulterà più morbida e giovane. È stato confermato da numerose ricerche scientifiche: le mandorle fanno bene se mangiate con regolarità (anche se associate con altra frutta secca). Si è visto che chi le consuma regolarmente ha livelli di colesterolo più bassi e una circolazione migliore.

Ottimo anche l’effetto sulla glicemia e sul senso di sazietà. Alcuni studi hanno evidenziato infatti come questa frutta secca sia in grado di tenere a bada la glicemia e il senso di fame. Inoltre, le mandorle sono ricche di Omega 3, acidi grassi essenziali preziosi per la salute del cuore e non solo.

Proprio grazie alla presenza di questi grassi buoni, le mandorle hanno anche spiccate doti antinfiammatorie e sono inoltre ricche di sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi. Uno studio di qualche anno fa ha tra l’altro notato come mangiare regolarmente frutta secca, tra cui anche le mandorle, contribuisce ad allungare la vita tenendo lontane malattie come diabete, tumore e problemi cardiovascolari.

Il quantitativo di mandorle e più in generale di frutta secca giornaliero da non superare è di 30-35 grammi che corrispondono a circa 15-20 mandorle (dipende dalla grandezza). Andare oltre queste dosi significa apportare troppe calorie al corpo. Meglio, quando possibile, consumarle con la pellicina dato che proprio nella parte esterna sembrano essere contenuti molte sostanze antiossidanti.

Sono proprio queste le quantità che hanno mostrato i benefici maggiori in diversi studi effettuati sulla frutta secca in particolare volti a valutare la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi in pazienti con ipertensione o affetti da sindrome metabolica.





 Mentre le mandorle amare hanno un uso limitato quasi esclusivamente alla produzione degli amaretti,




 quelle dolci hanno una grande varietà di utilizzi, dalla pasta di mandorle, alla confezione di parecchi tipi di biscotti.







La ricetta che voglio proporvi ( trovata qui:http://www.letortedimichy.com/category/senza-glutine)
è quella della torta di mandorle senza farina





INGREDIENTI 200 gr di mandorle ridotte a farina nel mixer con 25 gr di amido di mais 180 gr di albumi d'uova (circa 5 uova grandi) 160 gr di zucchero semolato 1 pizzico di sale mezzo cucchiaino di cannella in polvere una fialetta piccola di fiori d'arancio PROCEDIMENTO montate gli albumi a neve con un pizzico di sale aggiungete lo zucchero semolato quando cominceranno a montare bene, aggiungete la fialetta di fior d'arancio continuate fino ad ottenere un composto lucido e fermo 
aggiungete quindi la farina di mandorle e la cannella, con una spatola unite bene dal basso verso l'alto la farina agli albumi distribuite in una tortiera imburrata ( 24 diametro) ed infornate in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti
lasciate raffreddare e cospargete di zucchero a velo... questa torta è morbida e leggera, ottima per la colazione ma anche per il vostro break preferito. enjoy!

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