sabato 15 aprile 2017

Niente di nuovo sotto il sole



Spesso ci sentiamo molto moderni, molto tecnologici e pensiamo con una certa sufficienza a quei poveretti che ci hanno preceduto nei secoli....non avevano ancora inventato tante cose, erano decisamente arretrati....In parte è vero, ma stiamo bene attenti a non generalizzare!
Per esempio il simbolo della chiocciolina, @, che usiamo nelle nostre email e che i più trendy chiamano "at", come gli americani, non è esattamente un'invenzione nata con l'uso del personal computer! E' un simbolo molto antico, anche se il suo significato era del tutto diverso.
La mia amica Daniela, bulgara, ha condiviso su fb un articolo che ne parla e io ho cercato di tradurlo (dall'inglese, non certo dal bulgaro!)




Come si vede molto chiaramente    nella fotografia di questo manoscritto del quattordicesimo secolo, custodito in Vaticano, la chiocciolina è la prima lettera maiuscola della parola amen alla fine della preghiera.


Questo è il primo documento che usa il simbolo @ ed è la copia bulgara  di una cronaca greca scritta da Costantinos Manasses: il mistero è come mai questo simbolo venga usato in questo contesto.

Oggi questo simbolo, come tutti ormai sanno, è utilizzato nelle  e-mail ed è stato introdotto nel 1971nel linguaggio di internet da Roy Tomlins, che è considerato l'inventore della posta elettronica. @ è il separatore del nome del destinatario della mail, dal suo indirizzo. La chiocciolina è stata utilizzata a quello scopo, perchè era altrimenti usata rarissimamente nei sistemi operativi e non creava problemi.
La ricercatrice Kate Houston afferma che la @ veniva usata spesso nel diciannovesimo secolo per indicare il prezzo della merce offerta nei negozi. Per esempio: 12 batterie @ 1 dollaro.
Nel 2000 l'accademico italiano Giorgio Stabile ha pubblicato uno studio su questo simbolo, che viene usato nei diversi paesi per indicare cose diverse. In Turchia significa rose, in Norvegia è la coda di un maialino, in Grecia è l'anatroccolo, in Ungheria un verme. Francesi, spagnoli e portoghesi lo utilizzano per descrivere un'antica unità di misura per peso e volume e per gli italiani è il simbolo del vaso che anticamente  era l'unità di misura della quantità.
Ma il primo uso documentato del simbolo appare in lingua bulgara in un testo religioso del 1345 che è conservato nella Biblioteca Apostolica del Vaticano.



















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